È passato tantissimo tempo dall’ultima missione umanitaria a cui hanno preso parte i clown di Magicaburla, ma adesso si sono ricreate le condizione per partire di nuovo.

La nuova missione: Clown senza etichette

E così il prossimo ottobre, dall’undici al diciassette, due nostri clowndottori, la dottoressa Coccodè e il dottor Spilungotto,  saranno impegnati in una nuova ed emozionante esperienza: una missione umanitaria nei campi di accoglienza dei migranti in Sicilia.

Siamo felici ma molto emozionati, perché sappiamo molto bene cosa vuol dire trovarsi a guardare occhi pieni di sofferenza, paura, povertà.

Ma sappiamo anche ancora meglio che, come dice Patch Adams:

Lo scopo di tutte le nostre azioni è portare umanità a chi soffre, aggiungendo un po’ di sano umorismo.

Com’è nata

Questa opportunità unica è nata da un’idea di Ginevra Sanguigno la fondatrice di Clown one Italia ETS, che circa un mese fa ha lanciato una proposta: organizzare un gruppo di clown sociali da far andare in tour in Sicilia a portare il sorriso e quanto più sostegno possibile nei campi di accoglienza dei migranti, dove vivono migliaia di famiglie nella fragilità e nell’incertezza.

Agiremo in collaborazione con il CISS Sicilia- cooperazione internazionale sud sud – ONG attiva dal 1985 nei diversi “sud” del mondo.

Il programma è in fase di definizione, stiamo organizzando la logistica, i contatti e le attività.

Saremo in Sicilia dall’11 al 17 ottobre con 10 clown sociali da tutta Italia, un’esperienza incredibile.

Avremo con noi anche una postazione mobile per cure dentistiche, stiamo pensando un po’ a tutto per far fronte alle varie situazioni che troveremo.

Anche in questa circostanza abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi.

Abbiamo organizzato uno spettacolo di improvvisazione teatrale per finanziare la missione.

Vi terremo informati su tutti i progressi dell’organizzazione e dello svolgimento della missione.

L’idea di una missione umanitaria con più associazioni di clowndottori è nata da un’iniziativa dell’Associazione Ridolina di Pisa, che ha riunito diverse associazioni per stilare un documento da presentare alla Camera dei deputati per il riconoscimento della figura professionale del clown sociale. Ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo presto.

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Abbiamo tantissimo bisogno del vostro sostegno.